La Costanza nello Shiatsu
Di Douglas Gattini. Copyright Reg. SIAE:
“Cadendo la goccia, scava la pietra”
Lucrezio (poeta latino, ca. 98-55 a.C.
(Dal latino “constantia”: l’essere costante, persistente, pervicace)
La costanza è la caratteristica fondamentale della tecnica dello Shiatsu, rappresenta l’immobilità della pressione, il momento più importante della pressione stessa, la cui assenza annulla qualsiasi effetto Shiatsu sperato. Non si tratta soltanto di una formalità, ma essa ha un ruolo di primissimo ordine nel riequilibrio energetico del ricevente, poiché è proprio nel tempo in cui la pressione rimane in atto che il corpo è obbligato a rispondere con le su forze che scaturiscono dal profondo con un’azione che si esplica in senso contrario alla retta perpendicolare della pressione. Senza dimenticare che è questa modalità di esecuzione che permette di raggiungere, oltre il corpo fisico, il corpo energetico con ripercussione anche su quello mentale.
E’ proprio questa caratteristica della costanza che differenzia lo Shiatsu dalla digitopressione, ma anche dal massaggio, il quale, portatore sicuramente di piacevole benessere, non possiede tecnicamente il tempo perché la stimolazione vada a pescare nel profondo del corpo la peculiare reazione anche a livello energetico ottenuta dalla pressione Shiatsu. E’ bene anche ricordare che questa immancabile caratteristica assicura l’autonomia della tecnica Shiatsu rispetto ad altri interventi manipolatori e di massaggio in generale, autonomia che viene assicurata con un preciso percorso formativo che è unico e determinante per l’abilitazione alla professione.
Tutto ciò che possiamo veramente capire dalla profondità del corpo del ricevente può avvenire soltanto durante il tempo in cui la pressione è in atto, proprio cioè durante la costanza pressoria. E più tempo abbiamo in quel momento, più riusciamo a capire quale sia il trattamento adeguato da compiere, tenendo però presente che la costanza non può però essere la sola a determinare la scelta del nostro intervento.
A differenza di quando la pressione è veloce o saltellante, il tempo in cui la pressione rimane costante ci offre la possibilità di entrare addirittura in un’altra dimensione. Ci accorgiamo di cadere in un mondo di relazione tridimensionale, qualcosa che sfugge alla normale percezione del tempo e dello spazio, una particolare scansione del tempo che è propria dell’energia del corpo e non dell’orologio appeso al muro. Da tenere presente che è anche lo stesso ricevente che si accorge di questo specifico “stato di fermo” che lo induce positivamente a percepire la profonda energia del suo corpo.
La costanza della pressione nello Shiatsu è una grande scuola di vita che ci insegna a leggere i singoli momenti dell’esistenza come se avessimo una lente d’ingrandimento. La costanza della pressione è il ponte necessario per entrare nel corpo del ricevente ed avere la possibilità di conoscere il suo essere profondo per riuscire a compiere un intervento veramente efficace.