L’ Autoeducazione nello Shiatsu
Di Douglas Gattini. Copyright Reg SIAE.
“Chi conosce gli altri è saggio;
chi conosce se stesso è illuminato.”
Lao-Tzu (filosofo cinese, VI-V sec. A.C.)
(Educazione spontanea di se stesso)
Se vogliamo essere sinceri sul motivo per cui abbiamo deciso di imparare lo Shiatsu bisognerebbe veramente andare fino in fondo con la nostra risposta. Certo, ogni risposta può essere giusta e avere una sua validità poiché corrisponde al grado di consapevolezza della persona ed è proporzionale al livello di evoluzione raggiunto e non va per tanto giudicata.
Possiamo però ben comprendere che più il nostro interesse è rivolto soltanto verso la tecnica Shiatsu in se stessa più la cosa diventa, in qualche modo facile da apprendere perché si impara la tecnica e semplicemente la si esegue. Più invece si vuole vivere lo Shiatsu in tutta la sua profondità più si è costretti ad aprirsi ad un lavoro di conoscenza più ampio che porta a responsabilizzarsi anche nella conoscenza di se stessi. E’ certo quindi che se vogliamo usufruire di tutto ciò che lo Shiatsu ci offre in termini di conoscenza nella sua globalità, oltre alla tecnica, il terreno su cui va posta la nostra attenzione è proprio all’interno di noi stessi.
Chi pratica lo Shiatsu, stimola nel suo ricevente una capacità di auto percezione che lo porta a rendersi conto nel tempo, delle relazioni tra le funzioni organiche, energetiche e psichiche, dei propri squilibri energetici e delle proprie abitudini quotidiane. Il ricevente comincia a capire, dunque, attraverso un processo di recupero dell’equilibrio energetico, le radici dei suoi disagi e, soprattutto, la responsabilità che ha egli stesso in prima persona nel loro prodursi. Se l’attivazione di questo processo nel ricevente è frutto del nostro Shiatsu, possiamo capire quanto sia importante che anche nella nostra formazione e nel nostro aggiornamento professionale sia sempre viva quel particolare tipo di educazione che ci rende consapevoli di quanto il nostro essere sia in grado di vivere vicino o lontano alle leggi di natura.
L’autoeducazione che si genera attraverso lo studio e la pratica dello Shiatsu può essere una scoperta davvero singolare. Attraverso la conoscenza di se stessi che offre questa disciplina con gli infiniti momenti meditativi della pratica, possiamo penetrare la dove la nostra attenzione mentale fatica a portarci. Ed è proprio per aver compiuto questo percorso, che è diventato possibile allenarsi a conoscersi e a intervenire su se stessi per essere poi in grado, nel concreto, di diventare educatori nei confronti del nostro ricevente, non come fa un postino quando consegna una lettera che non lo riguarda, ma come qualcuno che travasa la sua esperienza in chi non l’ha ancora realizzata. Anche il ricevente così, libero dal condizionamento dell’ignoranza dei motivi che gli hanno fatto perdere la salute, potrà a sua volta diventare, se lo vorrà, educatore di se stesso responsabile e consapevole.