La Meditazione nello Shiatsu

Di Douglas Gattini. Copyright Reg. SIAE.

 

“Questo bisogna chiedere nelle preghiere:
una mente sana in un corpo sano”

Giovenale (poeta latino, 50/65-140 ca.)

(L’atto del meditare. Meditare, dal latino:”Meditari”, fermare la mente sopra una cosa, attentamente e a lungo)

 

La meditazione, argomento di rilevanza estrema in senso generale, ha una stretta attinenza con lo Shiatsu ed esso, senza retorica, a sua volta rappresenta una valida modalità per accedere alla meditazione.

E’ da chiarire innanzitutto il concetto di meditazione, che non deve essere confusa con le tecniche, anche numerose, che esistono per avvicinarsi allo stato meditativo. La meditazione è uno stato reale di vissuto e percezione dell’anima che ha delle caratteristiche precise e dei risvolti persino sul comportamento metabolico dell’organismo e del funzionamento del sistema nervoso centrale. Uno status dunque, non un desiderio e nemmeno un’opinione, ma è una reale e particolare condizione animica-spirituale che permette di vivere i livelli superiori della comprensione profonda dei fenomeni.

La meditazione coinvolge quindi tutto il nostro essere, non solo la parte fisica, ma anche quella spirituale ed è un errore separare questi due poli quando ci si avvia sulla strada della meditazione. Attivare le energie superiori dei chakra della consapevolezza senza che una adeguata maturazione sia avvenuta di pari passo con quella della struttura fisica, può anche essere pericoloso

Nella pratica Shiatsu il ritmo lento del trattamento e la costanza delle pressioni, lente e ripetitive come mantra, ci aprono alla trascendenza, ci permettono di trovare quella giusta chiave che dischiude la porta verso la meditazione Il raggiungimento di questo stato meditativo facilita l’operatore nel trovare la naturalezza della postura e l’intuizione della giusta azione.

E’ importante però anche precisare che lo status meditativo nello Shiatsu non è da considerarsi uno stato di “trance” inconsapevole, ma semplicemente uno stato di massima vigilanza percettiva interiore con la minore eccitazione mentale possibile. Per questo, se i nostri occhi sono semichiusi, non sarà che facilitato il nostro stato meditativo.

Considerato in questa ottica lo Shiatsu offre risvolti positivi e altamente benefici per l’equilibrio e la salute dell’operatore. Proprio perché esercitato in un contesto meditativo, costringe a diventare equilibrati, a focalizzarsi su una centratura che trascende l’azione, che stabilizza il pensiero e che, in maniera del tutto innocente, fa scegliere la cosa giusta al momento giusto.

Chi pratica Shiatsu si trova dunque doppiamente avvantaggiato in fatto di meditazione: ha più facilità nell’accesso a questa antica esperienza spirituale e la sua pratica diventa qualitativamente migliore e più profonda, più percettiva e più facile da attuare, qualsiasi stile  pratichi e qualsiasi tecnica abbia deciso di attuare nella strategia di lavoro con il ricevente. A tutto vantaggio della pratica Shiatsu e del progresso nella ricerca.