La Perseveranza nello Shiatsu
Di Douglas Gattini. Copyright Reg. SIAE
“Bisogna accettare con coraggio
tutto quello che gli dei mandano ai mortali
e saper sopportare tanto il bene quanto il male.
Bisogna non abbattersi troppo quando va male,
ne gioire subito nel bene:
bisogna aspettare di vedere come va a finire”
Teognide (poeta greco, VI-V secolo a.C.)
(Dal latino “perseverantia”: l’essere perseverante, continuare con costanza e fermezza)
La perseveranza è una virtù molto importante che permette di perseguire con costanza e fermezza un obiettivo. Perseverare significa avere fiducia in se stessi e nelle cose che interessano, quelle che rimangono come tracce indelebili nella memoria della persona anziana, proprio perché conquistate con fatica, dedizione e… perseveranza.
Anche per imparare lo Shiatsu bisogna avere pazienza e perseveranza fin quando gli obiettivi, stadio dopo stadio, non siano stati raggiunti. La perseveranza deve perciò accompagnare ogni momento formativo sia dello studente che dell’operatore. Ad ogni livello raggiunto ne nasce infatti uno nuovo con maggiori possibilità tecniche e maggiori capacità di comprensione di come funziona l’essere umano e senza la perseveranza può capitare che ci si abbatta magari troppo facilmente per un risultato non ottenuto o si faccia diventare difficile un’impresa che non lo è. La perseveranza nel portare avanti la pratica e lo studio dello Shiatsu costituisce una garanzia che comunque, attraverso un lavoro compiuto coscientemente e diligentemente, si conseguirà un risultato soddisfacente rispetto alla propria evoluzione.
Se lo Shiatsu rappresenta un ‘importante fattore educativo e uno strumento utile per la nostra vita, dobbiamo davvero armarci di impegno per affrontare adeguatamente questo impegnativo cammino di crescita. Può accadere che si incontrino più difficoltà in un particolare ambito di studio, ma è importante non scoraggiarsi e continuare puntigliosamente a perseverare fino alla conclusione del percorso di studi. Quando si verificano dei blocchi, dei problemi di interpretazione, quando è difficile ottenere dei risultati soddisfacenti, è proprio il momento di accentuare l’interesse per la pratica, lo studio e l’aggiornamento; è il momento di riconoscere che abbiamo toccato un limite e, di conseguenza, comprendere che è proprio giunto il momento di attivarsi e, con perseveranza, adoperarsi per superare il limite incontrato. Proprio con la perseveranza e con tanta pazienza quel blocco troverà la strada della trasformazione.
La perseveranza va però vissuta, sia pure con una certa necessaria dose di fermezza, anche con serenità, in modo tale che i fenomeni in fase di evoluzione si avviino in maniera fluida al compimento. Bisogna cioè essere perseveranti, ma senza commettere l’errore di irrigidirsi di fronte alle difficoltà da superare.
La perseveranza va ovviamente insegnata anche ai riceventi, perché, senza di essa sarebbe loro veramente difficile uscire dagli squilibri in cui si trovano, la natura infatti nel corpo ha bisogno del suo tempo e delle sue modalità per recuperare gli equilibri persi. Sant’Antonio diceva che per raggiungere i risultati sperati “ci vuole pazienza”. Noi aggiungiamo… e perseveranza.