97 – Come disperdere l’energia bloccata
Un mio allievo mi chiese come fare per avere un efficace risultato nel trattamento quando si trovava di fronte un pieno* davvero molto radicato e persistente.
Gli spiegai che se un nostro ricevente presenta un leggero pieno, possiamo avere un ottimo risultato senza grandi complicazioni.
Se al contrario ci si trova davanti a casi di Jitsu* eccezionali, di vecchia data, con riceventi di esile struttura corporea è necessario fare molti trattamenti moderati; al contrario, se la struttura lo permette, i trattamenti saranno incisivi e decisi.
Per spiegare meglio questa teorizzazione, non mi venne migliore analogia che raccontare la storia di un mio ex allievo medico con i suoi problemi di dipendenza da sigaretta.
Dopo aver provato mille formule per smettere di fumare, trattò il problema in modo deciso e risolutivo.
Mandò la famiglia in campagna, rimase in città e si chiuse nell’appartamento al buio, staccò il telefono, e iniziò a fumare una sigaretta dopo l’altra fino a quando per effetto dell’eccessiva intossicazione svenne.
Dopo essere rimasto diverse ore sul pavimento, iniziò a rinvenire facendo molta fatica a muoversi.
Quasi paralizzato incominciò a vomitare tutto quello che aveva dentro e anche ciò che non aveva, e solo più tardi riuscì ad arrivare al bagno per ripulirsi.
Il senso del vomito durò per ore e per giorni e il desiderio di fumare cessò completamente.
Jitsu straordinario e persistente? A mali estremi estremi rimedi.