67 – Il complesso musicale di salsa
Alla domanda di un mio allievo che mi chiedeva quanto doveva sacrificarsi per imitare la correttezza dell’esecuzione delle tecniche Shiatsu, io risposi, esagerando, che l’obiettivo era quello del superamento della perfezione, proprio come accade ai protagonisti di questa storia.
Raccontai allora un quesito che mi pose un mio amico musicista, il quale, volendomi far ascoltare un disco di salsa sudamericana, mi chiese di quale nazione latinoamericana fossero originari i musicisti che suonavano.
Essendo stato musicista per anni proprio nell’ambito della musica latinoamericana, risposi che poteva considerare la sfida al nastro di partenza.
Va premesso che nei vari paesi dell’America latina tutte le orchestre suonano i ritmi musicali delle diverse parti del continente, più o meno allo stesso modo.
Solo esperti musicisti possono identificare se chi suona lascia intravedere una coloritura regionale.
È proprio in questo senso che fui sfidato dal mio amico.
Dopo pochi secondi di ascolto risposi che i musicisti erano senz’altro portoricani.
Ma il mio amico rispose che avevo sbagliato.
Avevo escluso i cubani per la loro tipica pronuncia delle vocali aperte e gruppi del sud del continente perché non sono esattamente tipici suonatori di salsa.
Quindi credetti potessero essere colombiani.
Non proprio convinto, dissi che, al massimo, avrebbero potuto essere soltanto ecuadoriani.
Ma neanche questa si rivelò la risposta esatta.
Allora pensai di aver capito l’arcano: dissi che erano dei latinoamericani residenti negli Stati Uniti, quindi i musicisti erano di nazionalità statunitense.
Neanche questa però era la risposta esatta.
Allora accettai di aver perso la scommessa e chiesi spiegazioni.
Il mio amico mi pose la sua mano sulla spalla e mi disse: “Hai sentito la perfezione del ritmo di salsa, l’animo latino, la destrezza latinoamericana nel suonare gli strumenti?”.
Io, modesto intenditore dell’argomento, risposi: “Assolutamente sì, non ho alcun dubbio: sono dei grandi musicisti latinoamericani!” “Bene”, disse il mio amico facendomi vedere la copertina del disco “Questi musicisti non sono latinoamericani, …sono giapponesi !!!”.
Nel primo periodo di apprendimento per acquisire bene le tecniche Shiatsu dobbiamo specializzarci con lo stesso spirito di imitazione che hanno i giapponesi.
Una fase dello studio che però deve avere una fine nel percorso di apprendimento che ci porterà invece ad utilizzare gli strumenti tecnici del nostro lavoro con libertà e creatività.
Un’imitazione non fine a se stessa, ma una ricerca tesa a far venire fuori lo Shiatsu che è già insito in noi.
Questo risposi al mio allievo.